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Amnesty, Cina ha creato 'distopia infernale' in Xinjiang

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(ANSA) - ROMA, 11 GIU - Detenzione in massa, tortura, sorveglianza: la Cina ha creato "un paesaggio distopico infernale di proporzioni spaventose" nella regione dello Xinjiang, commettendo crimini contro l'umanità nei confronti degli Uiguri e delle altre minoranze musulmane che vi abitano, come i kazachi: a denunciarlo è un drammatico rapporto dell'ong umanitaria Amnesty International.
    "Dovrebbe scuotere le coscienze umane che un numero gigantesco di persone sia stato sottoposto a lavaggio del cervello, tortura e altri trattamenti degradanti nei campi di internamento, mentre milioni di altre persone vivono nel terrore sottoposti a un fortissimo apparato di sorveglianza" e costrette ad "abbandonare le loro religione, tradizioni e cultura", ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty, citata da vari media internazionali.
    Callamard ha anche accusato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, di "non aver agito, secondo il suo mandato": "Guterres non ha denunciato la situazione e non ha sollecitato un'inchiesta internazionale", malgrado "abbia l'obbligo di tutelare i valori sui quali si fondano le Nazioni Unite e di non restare in silenzio di fronte a crimini contro l'umanità", punta il dito la segretaria di Amnesty.
    Il rapporto di 160 pagine di Amnesty comprende la testimonianza di una cinquantina di ex detenuti nei campi di prigionia. (ANSA).
   

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