(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 08 APR - A volte l'uomo si sente
"impotente" e "paralizzato" di fronte al male, alle guerre, alla
corruzione. E invece la Pasqua ci spinge "ad andare avanti"
perché Cristo con la sua resurrezione ha cambiato la storia.
Allora "ricorda e cammina": è l'invito del Papa nella notte di
Pasqua. Ricorda "il primo amore", "la tua Galilea", ovvero il
momento nel quale hai incontrato Dio. E cammina per andare
avanti e non restare immobile e senza speranza.
Il Papa è arrivato questa sera nella basilica vaticana, dove
sono presenti ottomila fedeli, sulla sedia a rotelle. La voce è
apparsa a tratti affaticata. D'altronde questa è per lui una
settimana particolarmente impegnativa, con le diverse
celebrazioni del triduo pasquale, impegno che ha portato avanti
nonostante il recente ricovero al Gemelli per una infezione
respiratoria, fatta eccezione per la Via Crucis di ieri sera
alla quale ha dovuto rinunciare a causa del freddo.
A volte "ci siamo sentiti impotenti e scoraggiati dinanzi al
potere del male, ai conflitti che lacerano le relazioni, alle
logiche del calcolo e dell'indifferenza che sembrano governare
la società, al cancro della corruzione, ce n'è tanta, al
dilagare dell'ingiustizia, ai venti gelidi della guerra", ha
detto il Papa nell'omelia sottolineando che invece, come accadde
per le donne che annunciarono la resurrezione di Cristo, "la
Pasqua del Signore ci spinge ad andare avanti, a uscire dal
senso di sconfitta, a rotolare via la pietra dei sepolcri in cui
spesso confiniamo la speranza, a guardare con fiducia al futuro,
perché Cristo è risorto e ha cambiato la direzione della
storia". (ANSA).
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