(ANSA) - ROMA, 23 OTT - A volte "ho bisogno di gridare. E'
doloroso sapere che l'investimento italiano nello spettacolo sia
sceso così tanto da arrivare a essere quartultimo in Europa,
dando a tutti noi una patente di inutilità sociale". Come "è
doloroso vedere sacrificato l'impegno, l'entusiasmo, la
genialità di tanti artisti e artigiani che pagherebbero pur di
fare quello che sanno fare meglio di chiunque altro". Lo ricorda
Elena Sofia Ricci nel documentario Grido per un nuovo
Rinascimento', che apre idealmente alla Festa del Cinema di Roma
la prima Giornata nazionale dello spettacolo in programma il 24
ottobre, celebrazione nata dalla legge che 'dedica' questa data
alla promozione delle "attivita' artistiche, musicali,
coreutiche, teatrali e cinematografiche. che si tiene domani.
Un appuntamento per accendere i riflettori su un settore
gravemente colpito dalla pandemia, con migliaia di persone
rimaste a casa con teatri chiusi, tour bloccati e compagnie
dismesse. Investire sullo spettacolo "deve essere una comune
volontà politica, culturale, di oggi ma anche di domani. Un
Paese che ha nel suo patrimonio genetico l'eccellenza della
cultura non può rimanere agli ultimi posti delle classifiche
europee per il livello di investimenti nello spettacolo"o ha
detto il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti
Casellati, introducendo il documentario, per il quale il red
carpet si è arricchito di performance di artisti circensi.
Il film non fiction, che in sala è stato accolto da vari
applausi a scena aperta, è il racconto ideato da Elena Sofia
Ricci, Stefano Mainetti e Elisa Barrucchieri, dell'evento del
24 Giugno 2020 organizzato da artisti, tecnici e maestranze al
Teatro 8 degli Studios in Roma, proprio per dare visibilità ai
problemi del comparto dei lavoratori dello spettacolo. Una
performance nella quale si sono fusi recitazione, performance,
danza, musica, con decine di protagonisti nata per porre
l'attenzione sia su chi va in scena o sul set sia sulle decine
di mestieri dello spettacolo (hanno partecipato 160 associazioni
di settore) non visibili ma ugualmente necessari. (ANSA).
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