(ANSA) - MANSURA, 14 SET - Si è appena conclusa la prima
udienza del processo a Patrick Zaki presso il tribunale di
Mansura, in Egitto. È durata poco più di cinque minuti e lo
studente egiziano dell'università di Bologna ha preso la parola
lamentando in sostanza di essere stato detenuto oltre il periodo
legalmente ammesso per i reati minori di cui è accusato adesso.
Anche la sua legale, Hoda Nasrallah, come può testimoniare
l'ANSA sul posto, ha sostenuto la stessa tesi chiedendone il
rilascio o almeno l'accesso al dossier che lo riguarda.
Zaki era ammanettato nella gabbia degli imputati durante la sua
udienza e ha salutato a mani giunte una dozzina di parenti,
attivisti e i due diplomatici italiani in aula. La legale ha
chiesto l'accesso al suo dossier per avere certezza che le
accuse di istigazione al terrorismo siano effettivamente
decadute, come sembra dalla natura della Corte, ha spiegato una
fonte. Barba, occhiali e codino, Patrick era vestito tutto di
bianco con camicia, pantaloni larghi e scarpe da tennis. Ha
parlato con impeto davanti a un giudice principale, uno a latere
e un cancelliere. (ANSA).
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