(ANSA) - NEW YORK, 02 SET - Crescono gli sforzi per portare
fuori dall'Afghanistan le giocatrici della nazionale giovanile
di calcio femminile insieme ai loro familiari. Le ragazze si
spostano da un posto all'altro senza preavviso nel disperato
tentativo di sfuggire ai talebani, e gli sforzi per evacuarle
hanno subito una battuta d'arresto con l'attentato all'aeroporto
di Kabul della scorsa settimana. "Sono solo ragazze incredibili
che dovrebbero giocare nel cortile di casa, con i loro amici, e
qui sono in una brutta situazione solo perche' giocano a
calcio", ha detto Robert McCreary, ex capo di gabinetto del
Congresso e funzionario della Casa Bianca sotto il presidente
George W. Bush, che ha lavorato con le forze speciali in
Afghanistan: "Dobbiamo fare tutto il possibile per proteggerle e
per portarle in una situazione sicura".
La maggior parte dei membri della squadra femminile afghana,
costituita nel 2007, è stata evacuata in Australia la scorsa
settimana. Anche le ragazze - di età compresa tra 14 e 16 anni -
e le loro famiglie potrebbero essere prese di mira dai talebani,
non solo perché alle donne è vietato praticare sport, ma perché
erano membri attivi delle loro comunità, come ha spiegato
Farkhunda Muhtaj, capitano della squadra nazionale femminile
dell'Afghanistan, che vive in Canada. A complicare lo sforzo di
salvataggio è la dimensione del gruppo: in tutto sono 133
persone, di cui 26 giocatrici della squadra giovanile, e molti
non hanno passaporti o altra documentazione necessaria per
imbarcarsi sui voli da Kabul. (ANSA).
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