(ANSA) - VENEZIA, 03 LUG - Accolto da un boato e da un
lunghissimo applauso, un commosso Krysztof Warlikowski ha
ricevuto oggi il Leone d'Oro alla carriera dalla Biennale di
Venezia - Teatro. Il regista polacco ha spiegato che il premio
"non è un coronamento alla carriera", bensì "un obbligo a
continuare il mio viaggio".
Il presidente Roberto Cicutto ha ribadito che è il motivo che
ha portato la Fondazione a premiare l'artista:. "È proprio
questa la ragione, che continui a regalarci la sua ricerca - ha
detto - il suo pensiero e il suo talento". Non è mancata, da
parte di Cicutto, la volontà di alzare ulteriormente l'asticella
della Biennale: "siamo nuovamente in presenza, questa è la prima
gioia che vogliamo presentare. Siamo felici, ma sappiamo che
vorremo fare ancora meglio di quanto fatto finora".
Al momento della consegna del premio si è verificato un
divertente siparietto tra Cicutto e Warlikowski: "a causa del
Covid - ha affermato il presidente della Biennale - deve
prenderlo in maniera autonoma", seguito da un boato del pubblico
e da qualche lacrima da parte del regista, che si è messo a
disposizione dei fotografi in posa con il Leone d'oro.
Dopo i ringraziamenti di rito, in italiano, l'artista ha
ricordato un membro del suo team, in inglese: "questo onore
arriva in un momento speciale per il teatro, un momento senza
precedenti, in cui un membro, Sigmund Milanovich, è morto di
Covid prima della prima della mia Odissea, questo premio è anche
per te". Quindi una riflessione sul concetto di memoria: "mi
sono chiesto, con il Covid, quanto abbiamo perso, viviamo in un
presente dove più siamo giovani e più siamo immersi in una
dimensione virtuale del presente. Sembriamo curarci meno del
passato. Se ci tagliamo fuori dalla nostra memoria - ha concluso
-non saremo più in grado di comprendere il mondo in cui
viviamo". (ANSA).
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