(ANSA) - NAPOLI, 27 MAR - "Con la pandemia abbiamo scoperto
una società più reattiva, coesa, meno individualista. Questa
società non deve essere delusa: e quindi non bisogna continuare
a fare errori". Lo ha detto Sabino Cassese, giudice emerito
della Corte costituzionale, intervenendo all'incontro su "La
sedia da spostare. Le sfide organizzative di uno Stato",
organizzato dalla scuola di formazione per "Architetti della
Politica" PolìMiNa ("Politica Milano-Napoli").
Due le soluzioni individuate da Cassese: "Bisogna accorciare
lo Stato con tutte le sue procedure e i tempi troppo lunghi. E
poi ci vogliono 'cento uomini di acciaio'. Abbiamo bisogno di
poche persone ma purchè siano giuste. Troppi cuochi fanno una
cattiva cucina".
Cassese ha puntato il dito sulle tante criticità della
Pubblica Amministrazione italiana. Ricordando che "in Italia
questione meridionale ed amministrativa si sono legate insieme
nel corso della storia", condanna, partendo dalla campagna
vaccinale, lo "Stato arcipelago" determinato dalle Regioni. "La
Conferenza Stato regioni è come un bambino che non è ancora
cresciuto. Poteva essere un Bundesrat in nuce ma nessuno ha
avuto convenienza ad utilizzarla nel modo giusto preferendo
essere tutte le sere sui telegiornali e far svolgere l'opera dei
pupi cui abbiamo assistito per un anno", ha concluso. (ANSA).
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