(di Cinzia Conti)
(ANSA) - ROMA, 18 MAR - "Cantare è una cosa molto intima, ma
puoi farlo anche a distanza, il che ovviamente in questi tempi è
una cosa utile. Ma comunque dobbiamo connetterci e penso che la
musica sia uno dei modi migliori per connettersi". Lo dice
Sting parlando del nuovo album "Duets", in uscita il 19 marzo,
una raccolta delle più celebri "connessioni" e collaborazioni
collezionate nella sua lunga carriera, Mary J. Blige a Herbie
Hancock, da Eric Clapton ad Annie Lennox, da Charles Aznavour a
Melody Gardot, da Maitre Gims a Shaggy. Fino a September -
canzone nata durante la pandemia quando si guardava a settembre
"come momento in cui tutto sarebbe finito, con la pioggia
sarebbe arrivata a lavare via tutto" - frutto della grande
amicizia e del sodalizio artistico con Zucchero.
"Ho guardato indietro al mio lavoro negli ultimi 20-30 anni -
spiega l'artista - e ho trovato alcuni duetti che avevo già
fatto, di alcuni mi ero effettivamente dimenticato. Almeno avevo
dimenticato come suonavano e sono rimasto sbalordito da quante
di queste grandi canzoni c'erano, grandi duetti, e ho pensato:
'Non sarebbe fantastico metterlo su un disco in questo tempo di
separazione dove ci stiamo connettendo?' Quindi Duets - rivela -
è nato per caso ma ne sono molto contento, mi ha sorpreso e
spero che sorprenda anche gli altri".
"Risentire queste canzoni - riflette Sting - ha fatto
riaffiorare davvero molti ricordi. Ad esempio, Charles Aznavour
è venuto a casa mia in Inghilterra negli anni '90, credo.
Abbiamo registrato una canzone insieme, stavo persino cantando
in francese, e non la ricordavo finché non l'ho sentita. Mi sono
ricordato che uomo affascinante era e che icona: che Aznavour
sia entrato a casa mia, abbia cenato e cantato con me è stato un
grandissimo onore". Ma anche tutti gli altri duetti sono
notevoli. "Con un musicista del calibro di Herbie Hancock,
abbiamo scelto questa "My Funny Valentine" perché è una delle
mie canzoni preferite. È un classico ma è un arrangiamento così
insolito, molto libero, di cui sono molto entusiasta. E Mary J.
Blige canta la mia canzone "Whenever I say Your Name", è stato
un momento molto emozionante, è una cantante eccezionale e ha
portato qualcosa che io non avrei potuto fare da solo". (ANSA).
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