Dottorato a Cucinelli, l'umanesimo del cuore
(ANSA) - ROMA, 13 OTT - "Mio padre, morto nello scorso mese
di aprile, mi ammoniva sempre con queste parole: 'questi
riconoscimenti ti fanno onore, ma non dimenticare mai che
provieni da una famiglia di contadini e rammenta sempre di
essere una brava persona'. Ed io mi rivolgo ai giovani presenti,
dicendo loro che aver conosciuto la povertà è stata per me una
fortuna". Con questi ricordi Brunello Cucinelli ha aperto la sua
lectio magistralis nell'aula magna del Rettorato dell'Università
La Sapienza, prima di ricevere, dalla rettrice Antonella
Polimeni, il dottorato di ricerca honoris causa in Management,
Banking and Commodity Sciences.
Terzo riconoscimento universitario per
l'imprenditore-cavaliere del lavoro, come ha precisato la
rettrice nella prolusione, "dopo la laurea ad honorem in
Filosofia ed Etica delle relazioni umane dall'università di
Perugia e il dottorato di ricerca honoris causa in Filosofia
dell'università di Messina". Altri relatori presenti alla
cerimonia, il preside della facoltà di Economia Fabrizio
D'Ascenzo e Alberto Pastore, professore di Economia e gestione
delle Imprese, autore dell''elogio' di Cucinelli. Dopo aver
brevemente ricordato la storia imprenditoriale di Cucinelli,
"partita nel 1978 con una piccola azienda per la produzione di
pullover di cachemire" e "sviluppatasi da metà degli anni
Ottanta dopo l'acquisto di un castello diroccato del XIV secolo
nel borgo di Solomeo in Umbria, vicino Perugia", la rettrice ha
enunciato le motivazioni del dottorato a Cucinelli: "per avere
saputo coniugare una storia imprenditoriale di successo con il
rispetto della vocazione del territorio e dei valori sociali,
dando vita a un nuovo umanesimo dell'impresa". Dando vita "a un
modello di capitalismo - ha detto - non solo come strumento per
generare profitto, ma anche un modello di capitalismo che ponga
al centro l'essere umano e la sua valorizzazione". La rettrice
ha quindi annunciato l'arrivo a Solomeo, entro il 2024, della
Biblioteca universale e del Progetto per la bellezza, che
prevede la de-cementificazione e bonifica di una vasta area
industriale antistante il borgo e il contributo per il restauro
delle facciate della Chiesa di San Lorenzo, Cattedrale di
Perugia. (ANSA).
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