Hugh Jackman, io padre fragile in 'The Son'
(ANSA) - VENEZIA, 07 SET - La vita dei figli non corre alla
stessa velocità dei genitori, il loro mondo, come il loro tempo,
è diverso, spesso inconoscibile, specie quando c'è di mezzo il
disagio mentale. Si potrebbe sintetizzare così THE SON di
Florian Zeller, in concorso in questa 79/ma edizione della
Mostra Internazionale d'arte cinematografica .
Questa la storia, tratta da un testo teatrale. Due anni dopo
il doloroso divorzio dei genitori, il diciassettenne Nicholas
(Zen McGrath) non può più vivere con sua madre Kate (Laura
Dern). È in piena crisi esistenziale ed è felice solo quando si
rifugia nei ricordi da bambino. Il ragazzo decide così di
trasferirsi dal padre Peter (Hugh Jackman), che ha appena avuto
un figlio dalla sua nuova compagna Beth (Vanessa Kirby). Peter
prova a occuparsi di Nicholas forse per la prima volta, ma la
distanza tra lui e il ragazzo è difficile da colmare.
"Sì, in questo film come nella vita sono un padre fragile. La
vulnerabilità appartiene a uomini e donne. Solo che ai ragazzi
si chiede a un certo punto di diventare uomini, mentre per le
donne non c'è nessun passaggio. Zeller, tra l'altro, ci ha
chiesto proprio questo: mostrare la nostra vulnerabilità.
Comunque - dice l'attore australiano 53enne - questo film mi ha
cambiato come attore, ma anche come papà rispetto ai miei figli
di 17 e 22 anni". (ANSA).
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