Venditti-De Gregori, noi fratelli e fratellanza non s'interrompe
(ANSA) - ROMA, 18 GIU - "Un concerto senza riferimenti,
diverso da quelli cui siamo abituati. Unico. Come non è mai
stato fatto". Ne sono convinti Antonello Venditti e Francesco De
Gregori che partono dallo stadio Olimpico di Roma per la loro
prima tournee insieme in 50 anni di carriera, da quel 1972 che
li vide pubblicare a doppia firma l'album Theorius Campus e dopo
alti e bassi nel loro rapporto fatto anche di liti e di
riappacificazioni. "Dopo essersi interrotto, oggi il nostro
rapporto si è compiuto. E ci possiamo mandare a quel paese da
amici e non per interposta persona. Siamo fratelli, e la
fratellanza non può interrompersi mai" dicono.
Il progetto del concerto di Roma, e del tour che segue, ha
iniziato a prendere forma 4 anni fa, poi rallentato dal covid.
"Quello che stiamo facendo è una cosa abnorme, ma non dobbiamo
dimostrare nulla - dice Venditti poco prima di salire sul palco
-. A nessuno dopo 50 anni è mai capitato di compiere quello che
non aveva compiuto prima. Ma i tempi sono giusti oggi. Una cosa
ben strana". "Strana, ma vera", sottolinea sornione De Gregori.
Il concerto, spiegano, "è una unica grande canzone. E' il
concerto di uno, anche se siamo in due". A dividerli solo la
visione di ciò che rappresentano. "Siamo dei sopravvissuti, e
auguro alle nuove generazioni di sopravvivere tra 50 anni come
noi", è la posizione del Principe. "Ma quale sopravvissuto -
replica piccato Antonello -: siamo un fiume in piena, mi sento
creativo, con tanta voglia di fare anche più di prima".
Sul palco porteranno oltre una trentina di canzoni, venti
delle quali saranno cantate a due voci. "Per la scaletta abbiamo
abbiamo seguito una sceneggiatura - raccontano -, quella della
nostra vita. 'Partirono in due ed erano abbastanza', cantiamo e
siamo noi. L'obiettivo è fare festa: il nostro repertorio è il
carburante, abbiamo portato le salsicce buone per fare
barbecue". (ANSA).
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